In questo articolo abbiamo raccolto tutte le informazioni fondamentali per chi vuole sapere come aprire un Caf. Questi centri sono molto diffusi nel nostro Paese, e hanno lo scopo di aiutare e sostenere i cittadini durante le loro pratiche fiscali. Proseguite nella lettura per conoscere ogni dettaglio su queste attività.
Come aprire un Caf: informazioni di base
L’acronimo Caf sta per Centri di Assistenza Fiscale. Come già detto nel nostro incipit il loro ruolo è piuttosto chiaro: devono offrire ai cittadini servizi in ambito fiscale. Per farlo si deve ricevere una precisa autorizzazione, che viene concessa da parte del Ministero delle Finanze. Ogni Caf deve essere registrato in uno specifico albo, che può essere liberamente consultato. Ciò significa che possiamo verificare che il Caf a cui ci stiamo rivolgendo sia davvero autorizzato.
Non è permesso a chiunque di poter aprire un Caf. Si tratta di una attività che non può in teoria essere privata, e che viene affidata esclusivamente a specifiche organizzazioni. Nonostante ciò è possibile comunque avviare un ufficio associato, che collabori con uno degli enti che può legittimamente aprire un Centro di Assistenza Fiscale.
Chi può quindi aprire un Caf? Tale possibilità è solitamente permessa esclusivamente alle associazioni dei lavoratori, sindacali e non sindacali. In alternativa possono accedervi anche organizzazioni secondarie che fanno riferimento alle associazioni di cui abbiamo appena parlato. In tal caso è necessaria una delega da parte dell’ente principale. Esistono comunque degli specifici limiti normativi anche per le associazioni dei lavoratori, che possono riguardare, tra le altre caratteristiche chiave, il tempo di attività e il numero di soci iscritti.
Possiamo trovare tutte le normative di riferimento all’interno del Decreto 241/1997, facendo riferimento al Capo V.
Cosa bisogna fare
Se abbiamo tutte le carte in regola è il momento di avviare la procedura burocratica vera e propria. Il primo passo è quello di chiedere l’autorizzazione ad operare come Caf all’Agenzia delle Entrate. Una volta ottenuta l’autorizzazione si può procedere con gli altri impegni burocratici, primo fra tutti l’apertura di una Partita Iva. In questo modo potremo agire come una vera e propria impresa.
Non bisogna dimenticare che avremo anche bisogno di un locale, che possiamo prendere in affitto o di cui possiamo acquistare le mura. All’interno bisognerà allestire tutte le postazioni utili per lo svolgimento dei nostri servizi.
Dopodiché bisogna iscriversi all’Albo dei Centri di Assistenza Fiscale, così da poter essere facilmente rintracciabili sia dagli enti statali che dai cittadini. Trattandosi di una attività imprenditoriale è necessario avvisare anche gli enti comunali, comunicando regolarmente l’avvio delle operazioni. Come azienda dobbiamo anche essere in regola con l’INAIL, l’ente dedicato agli infortuni, e con l’INPS, l’ente dedicato alla previdenza in termini pensionistici.