La Figura del massaggiatore sportivo sta acquisendo sempre più importanza nel mondo dello sport. Va sottolineato però che questo tipo di massaggio è totalmente diverso dal messaggio estetico. L’obiettivo principale è quello di migliorare la performance atletica.
Ecco come si diventa e cosa fa un massaggiatore professionista nel mondo dello sport.
Come diventare massaggiatore sportivo
Se hai deciso di fare di questa professione il tuo lavoro per la vita, ti devi abilitare e iscriverti all’albo Nazionale dei Massaggiatori. Attraverso l’aiuto di insegnanti qualificati come quelli della scuola di formazione Artecorpo, noti per aver formato tantissimi professionisti sportivi, abbiamo capito meglio chi è e cosa fa un massaggiatore sportivo e quali sono le peculiarità necessarie per diventare un professionista affermato nell’arte del massaggio. Oltre alla qualifica quindi è necessario avere le seguenti caratteristiche:
- conoscenza dell’anatomia
- capacità di mettere a proprio agio il cliente e gentilezza
- una mano delicata e un’ottima percezione al tatto (es. per capire dove sciogliere i muscoli, se ci sono edemi ecc.)
Inoltre non è necessario avere una laurea specifica per intraprendere questa professione, tranne se si vuole diventare massaggiatore fisioterapista, in quel caso occorre un percorso di studi in fisioterapia.
Avere una predisposizione a questo lavoro oltre che una buona formazione, è molto importante, si ha tra le mani un corpo che deve essere trattato in modo adeguato. Il massaggio sportivo è particolare perché va a toccare la salute di un individuo.
Massaggio sportivo: a cosa serve?
Il massaggio sportivo è terapeutico, a differenza di quello estetico che può servire per modellare alcune zone del corpo. Scopriamo i benefici del massaggio sportivo:
- Riesce ad aumentare il flusso ematico
- Agisce sulle terminazioni nervose
- Riduce le tensioni muscolari prima e dopo lo sport
- Riduce i livelli di cortisolo e serotonina
- Allevia il dolore
- Stimola la microcircolazione
- Riduce la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa
- Può avere anche un effetto drenante
- Previene gli infortuni
- Prepara gli atleti all’attività fisica
- Elimina l’acido lattico dai muscoli per favorire un corretto funzionamento post gara
Come vedi è un ambito totalmente diverso ed è più benefico per la salute che estetico, il suo obiettivo.
Il massaggio sportivo spesso si fa prima di una gara e tra la pausa di un tempo e l’altro della gara. Ci sono infatti quello pre-gara, durante e alla fine.
- Il massaggio sportivo pregara si fa fino a due giorni prima della competizione; l’obiettivo è di decontrarre i muscoli e donare benessere e relax all’atleta. Il compito del massaggiatore in questo caso è importantissimo, serve per evitare infortuni e riscaldare al meglio i muscoli. Si fanno manovre leggere abbinate ad un olio.
- Durante la gara, il massaggio diventa fondamentale ed è anche più complesso. In questo caso bisogna calmare i muscoli e farli ritornare all’elasticità normale. Bisogna anche riattivare la circolazione per garantire il miglior proseguimento dell’attività senza problemi.
- Post-gara esistono due tipi di massaggi: quello subito post gara è defaticante, quindi ha il compito di rilassare i muscoli e far calmare tutto il corpo. Poi c’è quello più incisivo che si fa dopo 24-48 ore dalla gara, che serve per recuperare le forze e anche per accelerare i tempi di recupero per evitare danni ai muscoli successivamente e ripristinare completamente le forze dei muscoli.
- Inoltre serve per eliminare l’acido lattico che provoca danni e anche le scorie che si formano durante la competizione sportiva con lo sforzo.