La mastoplastica additiva è un intervento che, negli ultimi anni, è stata interessata da una curva di crescita esponenziale nel nostro Paese. Anche nei momenti di crisi, infatti, gli italiani non hanno paura di spendere soldi in chirurgia estetica. Quando si chiama in causa l’intervento di aumento di volume del seno, sono diversi gli interrogativi che si fanno strada nella mente. Tra le domande più frequenti, rientrano quelle relative alla sicurezza della procedura.
La mastoplastica additiva è un intervento sicuro e di routine. Per rendersene conto basta rammentare che, nei frangenti in cui le indicazioni lo consentono, viene effettuata in day hospital, con la possibilità, per la paziente, di rientrare a casa poche ore dopo l’atto chirurgico.
Affinché non ci siano problematiche, però, è importante considerare alcuni aspetti. Il principale è la scelta della struttura e del professionista giusto. Il medico giusto deve essere un chirurgo specializzato in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, con alle spalle master ed esperienze professionali svolte possibilmente in Paesi come il Brasile, terra considerata la culla della chirurgia estetica mondiale.
Prima di sceglierlo, è bene informarsi in merito alla sua partecipazione alla faculty di congressi di settore, meglio se internazionali.
Un aspetto nodale riguarda la visione dei risultati. Sul sito o sui social, deve essere presente una gallery. Se non la si trova, è possibile chiederla.
Il chirurgo serio deve consentire alla paziente di scegliere una struttura caratterizzata dalla presenza di strumenti per la rianimazione – spesso, per il day hospital, si opta per cliniche che ne sono prive ma che sono vicinissime a grandi ospedali, raggiungibili in pochi minuti in caso di emergenza – e non deve proporre prezzi al ribasso.
Per una mastoplastica additiva in sicurezza, è bene essere consapevoli del fatto che l’intervento ha un determinato costo. A quest’ultimo contribuisce l’affitto della sala operatoria – su questa voce, si possono ottenere prezzi favorevoli in momenti dell’anno caratterizzati, in media, da una richiesta inferiore – ma soprattutto la scelta di protesi di qualità, contraddistinte da peculiarità ergonomiche e capaci di adattarsi al meglio ai cambiamenti a cui va incontro il corpo della donna.
Una preoccupazione frequente fra le pazienti che si sottopongono alla mastoplastica additiva riguarda, infatti, la durata degli impianti. Non si parla più, come in passato, della necessità di procedere alla sostituzione dopo dieci anni. Le protesi sono potenzialmente eterne. Se ci si sottopone all’intervento in età molto giovane, è più probabile avere la necessità di sostituirle, in particolare a causa dei cambiamenti di peso successivi a eventi come la gravidanza. Con le protesi di qualità disponibili al giorno d’oggi, questo momento viene spesso posticipato.
Complicazioni
Il fatto che la mastoplastica additiva sia un intervento sicuro – ovviamente deve essere svolto da professionisti qualificati, in grado di dire no quando serve e di guidare la paziente verso le scelte migliori per le sue indicazioni – non vuol dire che sia esente da complicanze.
Per fortuna, sono tutte di semplice gestione. Giusto per fare un esempio, ricordiamo che tra i rischi della mastoplastica additiva rientra la contrattura capsulare. Questa evenienza prevede la formazione di una quantità eccessiva di tessuto cicatriziale attorno alla protesi, che diventa dura e comincia a fare male.
Al giorno d’oggi, può essere facilmente prevenuta. In che modo? Ricorrendo a impianti specifici, come per esempio le protesi in gel coesivo di silicone rivestite in schiuma di poliuretano. Nodale, alla base, è un’analisi attenta delle indicazioni della paziente e un focus sulle peculiarità dei suoi tessuti.
A differenza di quanto si credeva fino a qualche anno fa – luogo comune diffuso in quanto legato alle caratteristiche di impianti che oggi non vengono più usati – non bisogna preoccuparsi per la complicanza dello scoppio nella cabina pressurizzata dell’aereo.