Particolarmente l’industria dei giochi è un vero e proprio motore di nuove innovazioni. Molte aree economiche e sociali approfittano dei risultati dell’industria. Tutto ciò che è tecnicamente possibile viene estratto dall’hardware attuale.
In passato, l’intelligenza artificiale nei giochi era piuttosto trasparente e poteva persino essere manipolata in certi termini. Ma è proprio questo settore in cui gli sviluppatori hanno fatto grandi progressi.
Sia nei giochi per computer che nel settore del gioco d’azzardo, come dimostra chiaramente la rinomata piattaforma casinó di NetBet i progressi sono notevoli. Ma che ruolo giocherà l’intelligenza artificiale nei giochi in futuro e in quali altri settori della vita?
Questo è il senso dell’intelligenza artificiale nei giochi
Uno dei primi esempi è stato quello dei computer scacchistici, più di 30 anni fa. Graficamente non rappresentava proprio un computer da mozzafiato, ma puntava con una sorta d’intelligenza artificiale alle spalle.
Non è stato affatto facile sconfiggere l’avversario informatico. A seconda del livello di difficoltà si trattava quasi di un`impresa impossibile. Questo semplicemente perché un computer era in grado di portare a termine compiti computazionali molto più complessi a velocità record di quanto non sia in grado di fare il cervello umano.
Ma i computer scacchistici e simili non sono affatto la fine della storia
Gradualmente, sono emerse le prime simulazioni di corse, in cui gli avversari informatici gareggiavano contro i giocatori. Qui l’IA simula un veicolo avversario cercando di compromettere al giocatore le prime posizioni del podio.
Questo non è facile per l’IA, perché anch’essa funziona solamente secondo la linea predefinita. Non appena si verificano eventi imprevisti, l’IA perde il controllo.
Ma l’intelligenza artificiale non viene utilizzata solo nei giochi di corse automobilistiche ma particolarmente nel campo dei giochi di strategia, che richiedono la potenza di calcolo dell’IA. I cambiamenti continuano ad aumentare e l’IA deve adattarsi a essi.
Non sempre con successo, come dimostra l’esempio della serie strategica “Total War”. Sebbene gli sviluppatori annuncino costantemente dei nuovi aggiornamenti così come un’IA ottimizzata, nel gioco il computer avversario spesso si comporta in modo “stupido”.
Gli sviluppatori di software di tutto il mondo si devono ancora dare tanto da fare. Per ora, l’intelligenza artificiale non può reggere il confronto con il cervello umano. A parte gli scacchi.
Nulla funziona più senza IA
Un altro esempio eccellente sono gli sparatutto in prima persona, in cui non si gioca contro avversari umani ma contro il computer (esempio: modalità storia). In questo caso, il rapporto è abbastanza equilibrato.
Sebbene l’IA reagisca più velocemente rispetto agli avversari umani, questi ultimi sono più creativi. Una volta gli esperti hanno calcolato che l’intelligenza artificiale di un computer rileva il giocatore dalla copertura in media dopo 300 millisecondi.
I giocatori umani impiegano mediamente il doppio del tempo. Negli sparatutto in prima persona, i giocatori sono alla pari con il computer.
Ma non vogliamo un’intelligenza artificiale perfetta. Questo comporterebbe delle partite ingiocabili perché l’IA vince sempre. Per questo dato di fatto, gli sviluppatori stanno lavorando a un equilibrio che consenta anche degli errori.
Come la deviazione dalla linea ideale (giochi di corse), i colpi mancati (sparatutto in prima persona) o gli errori nei giochi di strategia, visto che i giocatori umani non sono perfetti. Purtroppo, però, esistono tanti giochi per computer in cui alcuni comportamenti dell’IA sono difficilmente comprensibili.
Nei giochi di strategia, il PNG costruisce costantemente nuove truppe, anche se l’economia dell’avversario dovrebbe essere praticamente in rovina. Ci sono molti esempi di questo tipo.
Come funziona l’intelligenza artificiale
In sostanza, l’intelligenza artificiale nei giochi comporta con se di sostituire i giocatori umani. A questo scopo si utilizzano algoritmi sempre più complessi per simulare personaggi e mondi di gioco realistici.
Ad esempio, il PNG reagisce al comportamento del giocatore. Nel caso ideale il livello di difficoltà è equivoco al giocatore umano. Ancora più complesso sarebbe il “deep learning” dell’intelligenza artificiale, che però richiede reti neurali. Tuttavia, nel settore dei videogiochi siamo ancora lontani da questo risultato.
La capacità dell’intelligenza artificiale di progettare mondi di gioco completi è interessante. Nel gioco Minecraft, un nuovo mondo viene creato in base alle idee del giocatore. Questo gioco è degno di nota in termini di intelligenza artificiale. Complesso e divertente allo stesso tempo.
Qui il giocatore deve anche costruire un rifugio sicuro e, soprattutto di notte, fermare o sconfiggere i nemici dell’IA. La sola simulazione del mondo richiede una potenza di calcolo sufficiente e per questo motivo il gioco è ancora estremamente popolare.
ll futuro è già iniziato
Molto noto – nella scena degli eSport – è il gioco Starcraft. Il gioco di strategia in tempo reale attira dei giocatori di tutto il mondo per competere. È stato programmato un bot che “impara” con l’aiuto di un database e si comporta come un giocatore umano.
Nei giochi eSports, i candidati spesso competono contro la “Deep Mind” interna di Google. L’azienda è molto avanti nel campo dell’intelligenza artificiale, come dimostra il proprio motore di ricerca. Ma i giocatori possono anche imparare dai PNG copiando ed imitando l’intelligenza artificiale.
Gli NPS non funzionano solo come “sparring partner” virtuali in numerosi giochi. L’intelligenza artificiale svolge oggigiorno un ruolo significativo nello sviluppo dei giochi. I mondi vengono creati con l’aiuto d’intelligenza artificiali.
Anche i contenuti elementari, come oggetti e simili, sono collocati in modo sensato nel mondo di gioco dall’IA. I programmatori non devono più occuparsi di programmazioni perché l’intelligenza artificiale si occupa di gran parte dello sviluppo.
Tuttavia, l’IA non è ancora collegata in rete, quindi manca l’elemento più importante per la ricerca: le reti neuronali, come lo sono attualmente solo il cervello umano e le cellule nervose.
L’intelligenza artificiale si unisce alla tecnologia virtuale
Non solo i giochi si arricchiscono d’intelligenza artificiali sempre più sofisticate, ma anche la tecnologia VR sta facendo passi di gran dimensioni. Immaginate un gioco di ruolo in cui il PNG interagisce in modo quasi umano, proprio come facciamo noi esseri umani, con tanto di occhiali VR.
I giocatori si sentono quasi come nella vita reale. È qui che il tema dell’intelligenza artificiale si manifesta davvero interessante: In combinazione con la realtà virtuale e l’intelligenza ottimizzata. Un altro buon esempio di un tipo d’intelligenza con un fattore di apprendimento è Amazon Echo (Alexa).
Grazie a grandi database alimentate anche da una certa intelligenza, la parte elettronica è effettivamente in grado di apprendere. Solo in misura limitata, ma comunque. Si svilupperà in modo simile nei giochi. PNG che non eseguono semplicemente i loro algoritmi, ma imparano passo per passo e si adattano individualmente al giocatore. Il futuro potrebbe essere grandioso.