Chiunque abbia avuto a che fare con la vendita di una casa, una successione o il pagamento delle imposte sugli immobili, si è imbattuto almeno una volta nella visura catastale.
Si tratta di un documento ufficiale che riporta tutte le informazioni tecniche e fiscali relative a un bene, indispensabili per calcolare la rendita catastale e determinare le tasse da versare.
In poche parole, senza la visura catastale non sarebbe possibile gestire correttamente passaggi di proprietà, donazioni o stime immobiliari.
Dove è possibile richiedere la visura catastale?
La visura viene rilasciata dall’Agenzia delle Entrate e può essere ottenuta in più modi, a seconda delle esigenze:
- Uffici dell’Agenzia delle Entrate: compilando e consegnando l’apposito modulo.
- Online: tramite il servizio “Consultazione Personale”, accessibile con credenziali Entratel o Fisconline.
- Sportello Amico di Poste Italiane: disponibile negli uffici postali abilitati.
Quali sono i dati necessari per la richiesta?
Per ottenere il documento servono alcune informazioni fondamentali:
- estremi catastali dell’immobile (foglio, particella e subalterno se presente);
- documenti personali del richiedente (carta d’identità e codice fiscale);
- eventuali atti notarili legati a compravendite o donazioni.
Visura catastale gratuita: quando è possibile
Non sempre la richiesta comporta un costo. In alcuni casi la visura è gratuita per i soggetti che vantano diritti reali sull’immobile, come ad esempio:
- proprietari;
- usufruttuari;
- locatari;
- titolari di diritti di superficie, uso, abitazione o servitù.
Negli altri casi, il servizio è a pagamento ma con un costo molto contenuto.
Quali informazioni contiene la visura catastale
Il Catasto custodisce i dati di tutti gli immobili e terreni presenti in Italia. Nella visura catastale sono riportate informazioni che consentono di identificare e descrivere l’immobile in maniera precisa. Tra le più importanti troviamo:
- Dati identificativi → ubicazione, foglio, particella, subalterno.
- Dati reddituali → la rendita catastale, base per il calcolo delle imposte.
- Dati anagrafici → nominativi dell’intestatario o degli intestatari.
- Altre informazioni → consistenza, aggiornamenti catastali, quote di proprietà.
Differenza tra visura catastale ordinaria e storica
La visura catastale ordinaria è il documento più richiesto: mostra la situazione attuale di un immobile o di un terreno così come risulta negli archivi catastali in quel momento, fornisce un quadro sintetico e aggiornato con i dati principali, come intestatari, rendita e identificativi catastali.
La visura catastale storica, invece, va oltre la semplice fotografia del presente, serve infatti a ricostruire la “storia” dell’immobile, riportando tutte le variazioni che lo hanno riguardato nel tempo, dai passaggi di proprietà agli aggiornamenti catastali, fino ai cambiamenti della rendita catastale. Se richiesta per soggetto, permette anche di seguire l’elenco degli immobili che una persona ha posseduto nel corso degli anni.
Va chiarito un aspetto importante, entrambe le visure hanno valore fiscale e reddituale, ma non giuridico. Questo significa che non dimostrano in modo legale la proprietà di un immobile, ma restano strumenti utili per avere informazioni ufficiali ai fini tributari o per semplici verifiche.
Perché la visura catastale è così importante
Avere una visura catastale aggiornata significa disporre della vera e propria “carta d’identità” dell’immobile.
È un documento richiesto in molte situazioni: dalla compravendita di una casa alla dichiarazione di successione, fino alle semplici verifiche patrimoniali.
Controllarne i dati periodicamente è quindi una buona pratica: eventuali errori o incongruenze, se non corretti in tempo, possono infatti creare difficoltà in fase di vendita o di calcolo delle imposte.





