I continui progressi tecnologici, la digitalizzazione e la sempre maggiore attenzione per l’efficienza energetica hanno portato a un crescente interesse per le soluzioni di domotica (dal latino domus, casa, e informatica), vale a dire tutti quei dispositivi “smart” che consentono di automatizzare molte delle operazioni tipiche della gestione della casa come per esempio la gestione dei consumi, la sicurezza domestica e il comfort abitativo.
L’obiettivo è quello di rendere la casa sempre più “intelligente” (smart home) con il fine ultimo di migliorare la qualità della vita di chi vi abita ed è per questo che nel nostro Paese sta sempre più crescendo il numero di abitazioni domotizzate.
I sistemi più utilizzati nelle case intelligenti
Quando si parla genericamente di domotica si fa riferimento a tutta una serie di dispositivi elettronici relativi a diversi ambiti. Nel caso della sicurezza domestica, per esempio, oggi si hanno a disposizione sistemi di allarme “smart” che si avvalgono di varie tecnologie: videocamere intelligenti dotate di riconoscimento facciale, sensori per porte e finestre, invio in tempo reale di notifiche allo smartphone, smart lock e molto altro.
Si ricordano poi gli assistenti vocali con i quali si possono comandare le luci, le tapparelle e gli elettrodomestici, così come esistono apposite app per smartphone con le quali si può gestire l’impianto di riscaldamento o altri dispositivi elettronici. Il tutto in un’ottica di migliore comfort abitativo e di ottimizzazione dei consumi.
Quanto costa rendere smart una casa?
La trasformazione di una casa tradizionale in una smart home ha costi variabili che mutano sia in base alle dimensioni dell’edificio, sia in base al livello di domotizzazione che si vuole o si può raggiungere.
Un interessante articolo pubblicato sul portale web dell’Unione Professionisti spiega che i costi possono oscillare tra i 200 e 1.000 euro circa nel caso di impianti “fai da te” a seconda dei dispositivi scelti; tra i 5.000 e i 7.000 euro nel caso di impianto di domotica standard (luce, gas, climatizzazione, tapparelle e infissi, in un appartamento di 70 metri quadrati); tra i 7.000 e i 13.000 euro per un impianto di domotica standard (vedi sopra, in un appartamento di 110 metri quadrati) e tra i 15.000 e i 20.000 euro nel caso di domotica integrata con progettazione personalizzata.
È opportuno ricordare che per alcuni dispositivi smart possono essere previsti incentivi fiscali che consentono di ridurre, perlomeno parzialmente, l’investimento.
Risparmi e ritorno economico
Investire in una smart home comporta alcuni benefici per quanto riguarda l’aspetto economico. I dispositivi per l’ottimizzazione energetica, per esempio, possono portare mediamente a risparmi annuali del 20-30% sui costi di riscaldamento e di raffrescamento.
I sistemi di illuminazione automatizzata e le prese smart aiutano a ridurre l’impatto della bolletta della luce, mentre i dispositivi di monitoraggio permettono di capire come si possono ottimizzare le spese energetiche.
A livello economico si deve anche considerare che la domotizzazione di un edificio ne aumenta il valore poiché una casa dotata di impianti di questo tipo è considerata più efficiente e sicura; la sua quotazione sul mercato, quindi, ne risente positivamente.
Ovviamente, se si ha intenzione di investire nella domotizzazione, è essenziale calcolare preventivamente l’impatto finanziario totale del progetto. Così facendo, si potrà trovare la soluzione più adeguata alle proprie esigenze e al proprio budget, evitando sprechi e sorprese in fase di installazione.
Come investire nella smart home
Come evidenziato in precedenza, i costi per rendere smart un’abitazione sono variabili e, in alcuni casi, le cifre sono considerevoli. Non è quindi un caso che molti proprietari scelgano il cosiddetto “approccio modulare”, che consente di suddividere l’intervento di domotizzazione in più fasi.
Si può per esempio partire dalla sicurezza, installando un sistema di allarme smart per poi passare alla climatizzazione e all’illuminazione. Questa strategia consente di distribuire la spesa nel tempo con maggiore serenità.
A seconda dell’importo dell’intervento, si può prendere in considerazione la possibilità di richiedere un finanziamento ricorrendo, per valutarne l’impatto economico, a un simulatore online, un software messo a disposizione da diverse banche ed istituti di credito che permette il calcolo della rata per un prestito. Il prestito è infatti una soluzione interessante per chi vuole rendere moderna ed efficiente la propria casa senza intaccare la propria scorta di liquidità.
La smart home è quindi una realtà accessibile economicamente e che, nel medio-lungo termine, consente di ottenere risparmi considerevoli sulle bollette energetiche.