Sogni da tempo di avviare la tua attività online e, finalmente, stai capendo come muoverti? Devi sapere che sono molte le persone che, complice la pandemia, hanno deciso di lanciare ufficialmente il loro business online.
Ebbene, devi sapere che ci sono alcune norme che forse non conosci quando si decide di aprire ufficialmente un e-commerce e, di conseguenza, vogliamo fartele scoprire.
Quindi, non inizieremo a parlare del business plan, della scelta dei giusti prodotti da vendere o delle strategie di marketing, perché se sei intenzionato a creare un business online, sicuramente avrai già deciso tutto questo.
Di cosa andiamo a parlare oggi? Di una tematica estremamente importante per gli e-commerce: l’apertura della Partita IVA.
Partita IVA ed e-commerce: è sempre obbligatoria?
Una domanda che spesso risuona nella testa di coloro che devono aprire un e-commerce è la seguente: sono obbligato ad aprire la Partita IVA?
La risposta è affermativa, ma ora andiamo a capire nel dettaglio il perché.
Dunque, devi sapere che l’apertura della Partita IVA viene resa obbligatoria quando svolgi un’attività abituale. Questo vuol dire che non dobbiamo guardare i giorni lavorati o l’incassato totale (5.000€ e 30 giorni di lavoro sono dei veri e propri falsi miti), ma dobbiamo considerare la periodicità.
Insomma, se tu lavori per un cliente un solo giorno al mese per un anno intero, dovrai comunque aprire la Partita IVA, anche se hai lavorato solo 12 giorni.
Ora torniamo a noi: l’e-commerce si configura come un’attività abituale? Devi sapere che solo il fatto di aver creato un sito web ad hoc rende la tua attività continuativa e, di conseguenza, ti impone di aprire la Partita IVA.
Insomma, non esiste un e-commerce senza la Partita IVA. Inoltre, per il commercio online c’è anche un codice ATECO specifico, che descrive nel modo più accurato possibile l’attività svolta. Andiamo a scoprire insieme di cosa si tratta.
Scelta del codice ATECO e del regime fiscale per un e-commerce
Dopo aver compreso che devi aprire la Partita IVA, andiamo a capire quali scelte dovrai compiere.
Infatti, avrai la possibilità di aprire la Partita IVA da solo sul sito dell’agenzia delle entrate ma, dato che le scelte che stiamo per vedere condizioneranno i tuoi guadagni futuri, è bene essere seguiti da un commercialista.
Non preoccuparti per il costo del commercialista, oggigiorno esistono numerose alternative, come i consulenti fiscali online.
Ad esempio, rivolgendoti a Fiscozen, avrai diritto a ricevere una prima consulenza gratuita e senza impegno per valutare le possibilità che avrai aprendo il tuo e-commerce.
Torniamo a noi: come le scelte sul codice ATECO e sul regime fiscale condizionano il tuo business?
Il codice ATECO definisce esattamente l’attività che andrai a svolgere. Nel caso di un e-commerce questo è 47.91.10, che identifica il commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotti effettuato via internet.
Oltre a questo devi anche scegliere il regime fiscale più adatto alla tua attività, tra regime ordinario e forfettario.
Nonostante molte persone sostengano che il regime forfettario sia sempre più conveniente, non è così. Infatti, anche in questo caso è bene confrontarsi con un esperto fiscale, in modo da capire cosa conviene davvero nel tuo caso specifico.