Quanto sale al giorno al giorno si può consumare? Siamo abituati ad utilizzare il sale davvero in tante ricette, così da insaporire i piatti che portiamo in tavola. Inoltre questo composto è presente in diversi alimenti che assumiamo durante la giornata. Vediamo nel dettaglio quali sono i limiti giornalieri che è opportuno rispettare.
Quanto sale al giorno: la quantità consigliata
Il classico sale da cucina è un composto di tipo ionico, che unisce un atomo di sodio e uno di cloro, formando il cosiddetto cloruro di sodio. Viene utilizzato sia per dare un sapore più deciso ai piatti, sia all’interno di molti alimenti, come ad esempio il pane. Nella dieta tipica di un italiano è davvero molto presente, con una media di 10 grammi di sale assunti ogni giorno.
Questa quantità è ritenuta eccessiva dagli esperti, viste anche le conseguenze che il troppo cloruro di sodio può avere sul nostro organismo. A lungo andare il sale può provocare dei disturbi dell’apparato cardiocircolatorio, aumentando ad esempio la pressione e favorendo l’insorgere di potenziali ictus e infarti. Per questo è importante diminuire il nostro consumo, cercando di non superare la soglia dei 5 grammi al giorno.
Si tratta di un consiglio che viene direttamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha considerato i diversi studi in materia prima di prendere una posizione ben precisa. Il problema deriva soprattutto dal sodio contenuto all’interno del sale in forti quantità. Basti pensare che in 5 g di sale da cucina possiamo trovare ben 2 g di sodio.
Riducendo la quantità di cloruro di sodio che assumiamo ogni giorno abbiamo dei benefici pressoché immediati. Già dopo qualche giorno sia la pressione massima che quella minima si abbassano, raggiungendo livelli decisamente più salutari.
Gli alimenti che ne contengono di più
Anticamente il sale era considerato particolarmente prezioso, al punto da essere utilizzato in alcuni casi come una vera e propria moneta. Grazie a esso era possibile conservare i cibi più a lungo, una funzione fondamentale in un mondo senza frigoriferi. Era talmente prezioso da aver fatto nascere una vera e propria superstizione, secondo la quale versare il sale sia un atto che attira la sfortuna.
Oggi viene ancora utilizzato in molti cibi preparati a livello industriale, proprio perché ne favorisce la conservazione. Attenti anche ai prodotti precotti, che ne contengono di per sé una buona quantità. Si stima che almeno la metà del sale che assumiamo provenga proprio da questo genere di prodotti. Al contrario nei cibi freschi è davvero poco presente.
Vi consigliamo di fare attenzione anche ai salumi, che per loro stessa definizione possiedono una buona quantità di sale. Inoltre questo elemento viene utilizzato molto nella preparazione di pane, pizza e prodotti simili, con cui è davvero facile superare le quantità consigliate dall’OMS.